Coerentemente con le finalità di Respir@rea si è deciso di dedicare l’inaugurazione del meeting CHEST National Workshop 2024 che avrà luogo a Messina presso il Royal Palace Hotel, il 29.02.2024, al tema della chiusura programmata, da parte della Regione Siciliana, della Cardio Chirurgia Pediatrica attualmente ospitata presso l’Ospedale San Vincenzo di Taormina.
Lungi da voler entrare nel merito degli aspetti politico amministrativi dell’affaire, che non ci appartengono, l’Associazione Respir@rea rifiuta di dare le spalle, incurante, a quanto questa chiusura potrebbe procurare in termini di perdita di qualità di assistenza nei confronti di piccoli pazienti finora accolti da un centro di eccellenza. Uno dei pochi centri di eccellenza operanti nella Regione Sicilia.
Noi il 29 Febbraio prossimo proponiamo un ennesimo focus su questa situazione con la convinzione che, stakeholders di CCP sono anche i pazienti e i genitori che fruiscono di questa realtà sanitaria e abbiano diritto a far sentire ancora una volta la loro voce e le loro ragioni.
Più volte si è detto che in fondo per gli utenti, che il centro si trovi a Taormina a Palermo, poco cambia, come se il problema fosse quella di fare 100 km in più o in meno.
Questa affermazione appartiene a tutti coloro che non hanno, fino in fondo, guardato alla realtà che il CCP del San Vincenzo ha realizzato in una dozzina di anni e che ora si vuole azzerare pensando che in un fiat si possa ricreare questa realtà in qualche settimana in un’altra sede con cardiochirurghi che certo non si trovano agli angoli delle strade ma certo se ne possono reclutare e portare presso una sede nuova diversa.
Ma quanto tempo ci vorrà per creare quel rapporto del tutto particolare tra medici e pazienti, quel riferimento continuo e sicuro, di fiducia totale, 24/24 ore che con anni di sacrifici si è realizzato a Taormina, quel “affrontiamo insieme il problema di tuo figlio” in modo vero, reale, tanto che in questi anni, la nomea del CCP ha superato i confini nazionali ed è divenuto riferimento per tutta l’area mediterranea.
Noi medici insieme con i genitori semplicemente ci incontreremo per discutere, senza nessuna intenzione di voler “mettere il cappello” su questa questione, per acquisire una qualsivoglia benevolenza, ma partecipiamo alle cose che oggi ci vedono solo testimoni e che domani potrebbero vederci anche coinvolti, come oggi lo sono i genitori che costretti ad affrontare un futuro dei propri figli diverso da quello che si spettavano, adesso rischiano di vedere a rischio un riferimento accreditato per professionalità elevatissima e per umanità, questo è il valore aggiunto che si rischia di perdere, e che non sta facendo vivere giorni sereni a tanti padri e madri.